Il riccio
giovedì 14 aprile 2011 @ 12:17
Il riccio
Le calze sdrucite, sul balcone nessuno poteva aiutarti.
Il parco era troppo silenzioso, troppo freddo.
Il problema erano quelle calze strappate.
O quel freddo che congelava le ossa.
Non potevi camminare così.
Ancora per molto.
Si dice.
Pensavano tutti ai rovi.
Al fatto che gli ubriachi volino fra i rami spesso e volentieri.
O rimangano come ricci abbagliati dalle macchine.
Anche se la strada era libera.
Era l'equilibrio che mancava e ridevano tutti.
Così oggi quel timore da riccio. Oltre ogni giudizio.
Che guarda a destra e sinistra... che fiuta l'aria...
che punta gli occhi alla notte.
Ed aspetta il momento buono.
Il momento giusto.
E cerca di indovinare qualsiasi vibrazione, immobile sul marciapiede.